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domenica 21 novembre 2010

Esploratorium San Francisco - Denver Airport - Gallerie d'arte a New York


Miglior aeroporto del Nord America? Denver, Colorado

Cosi’ lo votano i viaggiatori e i critici d’architettura, anche se questi ultimi rimangono molto affezionati al terminal in disuso di Saarinen del J.F.Kennedy. Il Denver International Airport, progettato nel 1995 da Curtis Fentress, e’ tipico per la forma del suo tetto, una tenso struttura rivestita di Teflon bianco che richiama l’immagine di tante tepees di un villaggio indiano. La vista di questi picchi artificiali illuminati che si stagliano contro il profilo delle montagne Rocciose lascia senza fiato il viaggiatore che arriva da est di sera. Nel 2013 saranno inaugurati un nuovo complesso di completamento all’aeroporto, progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, che prevede un hotel da 500 stanze, una stazione ferroviaria e un ponte ferroviario sopraelevato.

Nuova sede per l'Esploratorium di San Francisco

Nel 2013 la nuova sede dell’ Exploratorium si spostera’ sul lungomare tra le strutture del molo 15 e 17. L’Exploratorium, ora ospitato nel Palace of Fine Arts, e’ un museo della scoperta scientifica, artistica e della percezione umana, dove grandi e piccoli esperimentano e imparano fenomeni naturali, comportamenti degli animali, leggi fisiche, chimiche e meccaniche attraverso attivita’ pratiche. Il nuovo progetto prevede il riutilizzo della struttura del molo 15, particolarmente adatta a sale espositive per la copertura a travi reticolari con una luce di 250 metri., e la costruzione di un nuovo edificio vetrato, dal quale si potra’ godere di una vista meravigliosa sulla baia. L’edificio esistente offre 21.000 metri quadrati di spazio per quattro sale espositive, sale per programmi educativi e per il training di insegnanti, oltre a un teatro, un negozio del museo e un bar. La nuova ! costruzione invece ospitera’ le sale ristoranti al coperto e all’aperto.

Esplosione di gallerie d'arte nel Lower East Side di NY

L’attivita’ artistica del Lower East Side e’ in pieno boom. Negli ultimi tre anni hanno aperto piu’ di 60 gallerie d’arte, orientate a artisti e clienti giovani e sempre alla ricerca di arte d’avanguardia sia come genere, dalla pittura al teatro, anche improvvisato, che come stile, estremo.
Molti degli artisti che espongono in queste gallerie (per lo piu’ gestite da donne) sono apparsi nello show televisivo “Greater New York” che si occupa di esplorare vite e carriere di persone che vivono e lavorano a Manhattan. L’apertura del New Museum (studio SANAA), la nuova sede dell’istituto d’arte e architettura Cooper Union (Thom Maine) e l’apertura della Sperone Westwater gallery (Norman Foster), hanno procurato notorieta’ e stimolo all’intero quartiere grazie alle grande firme di architettura (la zona adesso in gergo viene chiamata “Pritzker Place” dal famoso premio di architettura assegnato ogni anno alla carriera di un architetto mondialmente riconosciuto) Gli spazi sono solo un po’ limitati perche’ Lower East Side non ha edifici con soffitti alti e locali ampi come Chelsea, si tratta di costruzioni realizzate per il collocamento delle migliaia di famiglie di emigranti che alla fine dell’Ottocento arrivavano a New York in cerca di lavoro, con locali originariamente stretti, lunghi, bassi e bui.Tra le strade piu’ ricche di gallerie d’arte si distinguono Orchard Street e Bowery.
Un elenco veloce delle gallerie da esplorare:
Sperone Westwater, 257 Bowery, Orchard Street: Untitles al 30, Lisa Cooley al 34, Miguel Abreu al 36 Orchard Street, Rachel Uffner al 47,On Stellar Rays al 133.
Simon Preston,301 Broome Sreet, Lehmann Maupin, 201 Chrystie Street, Canada, 55 Chrystie Street
Feature,Inc, 133 Allen Street, Eleven Rivington, 11 Rivington Street, Salon 94, 1 Freeman Alley ed infine Participant,Inc al 253 East Houston Street.



Brevi del twitter AMERICA IN DIRETTA


.Feste a sorpresa al Sycamore,di giorno negozio di fiori,la notte si trasforma in lounge e whiskey-bar e live-music.1118 Cortelyou Brooklyn.
1.290.092.169.000,00 via web .Al Levi's Photo Workshop nell'ex Deitch Project di Soho possibilita' di utilizzo gratuito di apparecchiature fotografiche professionali.
1.290.000.174.000,00 via web .Da Lord&Taylor 5ta Ave nuova boutique high-tech di Chanel con simulazione digitale del look in base all'uso di color diversi del trucco.
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9.916.115.000,00 via Mobile Web .Tutti alla ricerca del duo sax e MOON HOOK che Shona incredible jazz nell a metro di NY,ogni giorno in ulna stazione divers a.
1.289.802.925.000,00 via Mobile Web .Miami Riverwalk Festival,oggi Venerdi' 12 dalle 17 alle 21.Esposizione d'arte, happy Hour, tapas e musica dal vivo lungo Biscayne Boulveard.
1.289.576.894.000,00 via web .Air New Zealand offre poltrone "cuddle class",le coppie che viaggiano insieme possono distendersi ed abbracciarsi come sul divano di casa.
1.289.502.881.000,00 via web .REI apre a Soho nello storico Puck Building,primo megastore a NY,3500 mq mecca per gli appassionati di sport ed avventura all'aria aperta.
1.289.406.086.000,00 via web .Estremo Oriente e Brasile mercati in maggior crescita per turismo U.S.A. nel 2011(Cina +346%,Brasile+198%, S.Corea +171%,India+123%).
1.289.342.689.000,00 via web ."bicherin" anche a NY,grande successo alla Lavazza a Eatitaly per la specialita' tipica torinese a base di espresso e cioccolato e panna.
1.289.246.214.000,00 via web .Kentucky Buck:Cocktail originale della Rickhouse,leggendario pub di San Francisco,a base di bourbon,fragole,angostura,ginger beer e limone.
1.288.998.207.000,00 via web .Gita Fuori Porta del week-end:Westchester Chocolate World Expo, a pochi minuti di metro da NY: cioccolata,gelato,dolci,vini,formaggi,caffe'.
1.288.928.025.000,00 via web .Sempre meno front desk nei nuovi hotels americani, in particolare per le strutture full-suites,limited service,favorite dai "road-warriors".
1.288.803.211.000,00 via web .Expedia,Priceline e 10 siti sconfitti,per corte Suprema di NY anche loro devono pagare le tasse alberghiere ($ 363 mil per NY nel solo 2009)
1.288.734.806.000,00 via web .Miami Food 5:Solea al W South Beach Hotel,cucina catalana,famoso il maialino con more e mirtilli,e carrello di formaggi catalani importati.
1.288.651.101.000,00 via web .Miami Food 4:NORMAN'S 180,nell'esclusiva Coral Gables (80 Aragon Ave),anatra,pollo,selvaggina,funghi,crema aji amarillo.Buona anche la pizza
1.288.385.744.000,00 via web .Miami Food 3:MERCADITO(3252 N.E. 1st Ave),messicano con accento Oaxaca, bravissimo e simpatico il cuoco / proprietario Patricio Sandoval.
1.288.296.390.000,00 via web .Miami Food 2:THE FORGE,432 41st St in Miami Beach:eclettici designer sandwiches all'aragosta, tonno, chili,mix estremo oriente e caraibi.
1.288.204.706.000,00 via web .Miami Food 1:FIN-4029 N. Miami Ave-ogni giorno nuova specialita' di pesce: insalata di granchio,halibut del Pacifico,risotto all'aragosta.
1.288.046.921.000,00 via web .Altra vittima della crisi, il Chelsea Art Museum chiude i battenti causa debiti elevati e mancanza di nuove donazioni. Peccato!
1.287.519.405.000,00 via web .25th Strada (6 & 7 ma ave),Sabato sino alle 17,imperdibile mercatino di Mid-Town NY, Kay Mertens Vintage Textiles:broccati antichi in seta.

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martedì 2 novembre 2010

Mostra fotografica « a cielo aperto » - Torino


Torino
29 ottobre 2010 – 10 gennaio 2011
Piazza San Carlo

La Fondazione Turino Musei, insieme alla Città di Torino e alla Regione Piemonte presentano, in prima italiana, nella seicentesca Piazza San Carlo, la mostra fotografica « a cielo aperto » di Tiziana e Gianni Baldizzone Esprit Nomade con il sostegno di Hermès e il contributo di IntesaSanPaolo Private Banking, Smat, IGPDecaux, Il Tucano Viaggi Ricerca.

80 fotografie a colori in grande formato (80 x 120 cm), illuminate di notte, ciascuna accompagnata da un testo in tre lingue (italiano, francese, inglese).

INTRODUZIONE

In un momento in cui ciascuno si pone interrogativi fondamentali sul proprio rapporto con il mondo e la natura, l’esposizione Spirito Nomade invita a riflettere sui valori che animano le popolazioni di nomadi pastori ­ dai Bororo e Tuareg del Sahara ai Mongoli e Khazakhi delle steppe asiatiche ai Nenet e Dolgan della Siberia.
Fotografati come un solo popolo, i nomadi dei deserti offrono una straordinaria risposta alle inquietudini e ai problemi del nostro tempo : l’esempio di un’esistenza fondata sull’equilibrio con gli ecosistemi e sull’armonia con la natura e gli altri esseri viventi.
La mostra affronta il tema del nomadismo pastorale mettendo in risalto uno stile di vita unico che ­ al di là delle apparenze culturali ­ si fonda su uno spirito e dei valori comuni.
Tralasciando volutamente l’aspetto etnologico e geografico, la mostra Spirito Nomade parla dell’uomo e dei suoi valori, del suo legame originario e profondo con la Terra e la Natura. E’ un viaggio alle origini, alla ricerca di una dimensione più autentica, tra uomini, i nomadi, custodi di comportamenti e di valori che ci riportano al fondamento dell’essere umano e da cui possiamo trarre ispirazione per trovare spunti di riflessione sui nostri rapporti con l’Altro e la Natura.
La mostra tocca temi “sensibili” e di attualità come la protezione dell’ambiente, la gestione sostenibile delle risorse (prima tra tutte l’acqua), la mobilità come libertà umana e come modo di spostarsi con impatto limitato sull’ambiente, la biodiversità (anche culturale), l’importanza delle relazioni umane, la trasmissione delle conoscenze tradizionali e dei valori irrinunciabili come il rispetto, la condivisione, l’aiuto reciproco, la solidarietà.
Affronta i temi del rapporto dei nomadi con la modernità e della loro integrazione nelle società contemporanee senza dover necessariamente rinunciare al diritto di continuare la vita nomade.
Frutto di un lavoro a lungo termine che da oltre venticinque anni riporta i Baldizzone nei territori nomadi questa esposizione invita:
- a prendere coscienza che i nomadi, detentori di conoscenze tradizionali che permettono loro di vivere da millenni in ambienti ostili, potrebbero rivelarsi dei preziosi alleati dell’uomo moderno nella salvaguardia e conservazione dell’ambiente naturale e
- a riflettere su uno stile di vita diverso, per apprenderne l’insegnamento e trarne uno stimolo per noi stessi.



I Libri
La mostra è accompagnata da due libri :
« Spirito Nomade, i popoli dei deserti di sabbia, d’erba, di neve », Gallucci Editore, Roma 2010, Fotografie e testi di Tiziana e Gianni Baldizzone
« Ragazzi dei deserti, Crescere in armonia con la natura », Gallucci Editore, Roma 2010, Fotografie e testi di Tiziana e Gianni Baldizzone

Informazioni pratiche:
Esposizione gratuita - Apertura 7 giorni su 7, 24h /24h
Informazioni : www.fondazionetorinomusei.it
Ufficio Stampa Fondazione Torino Musei
Tel +39 011 4429523
Email : ufficio.stampa@fondazionetorinomusei.it

Ultime da New York e Miami



Sede O.N.U. - 1.8 Miliardi di dollari per il restauro

Dal 1952, anno in cui e’ stata completata la sede dell’ONU, non sono mai stati eseguiti lavori di manutenzione sui famosi edifici di Le Corbusier, Oscar Niemayer e Wallace Harrison . Ora, a tutto il complesso, che sorge tra la First Avenue e L’East River, sara’ rifatto il trucco rispettando pienamente e mettendo in risalto l’originale carattere modernista e introducendo nuova tecnologia e una nuova distribuzione interna negli uffci. Il palazzo di vetro perdera’ il suo inconfondibile colore verdino, derivato da una pellicola colorata aggiunta ai vetri per diminuire l’effetto del riverbero della luce, quando i pannelli saranno sostituiti con vetro camera, e dai 2400 uffici originali si ricaveranno 500 spazi “aperti” piu’ flessibili e adatti a riunioni improvvisate. L’edificio che ospita l’Assemblea Generale subira’ il rifacimento del tetto che ha parecchie infiltrazioni d’acqua. Lo stile originale verra’ mantenuto anche nell’arredamento rigorosamente anni cinquanta, con uso di! formica e vinile, anche se ai posacenere a fianco degli ascensori verrano sostituiti vasi di fiori e quelli inseriti nei tavoli riunioni saranno usati per installazione di apparecchi elettronici. Alla spesa parteciperanno tutti i 192 paesi membri, triplicati rispetto al 1946, e i 5000 addetti verranno temporaneamente ricollocati in uffici limitrofi. I lavori verrano terminati nel 2015.

NOMAD, quartiere riscoperto di Mid-Town Manhattan


Il nome e' l'abbreviazione di "North of Madison" , la zona quella delimitata da Madison Square Park e la 30 sima strada, tra la Quinta Ave e Lexington. Un tempo zona poco nota se non per i grandi negozi di tappeti e antiquariato, adesso sta vivendo un periodo di boom grazie al rinnovamento del parco nel 2001 e alla formazione di una non profit, Madison Square Conservancy, tra le piu' ricche della citta' che si occupa di tenere vivo il parco con eventi aritistici e culturali diversi di mese in mese. Ne sono seguiti l'apertura di Eataly, un supermercato di lusso di leccornie italiane, che ha fatto da punto di attrazione e ritrovo per tutto il quartiere, il nuovo Ace Hotel che ha soppiantato il vecchio Breslin hotel sulla 29sima strada e Broadway, e l'inaugurazone il mese scorso del Gansevoort Hotel su Park Ave e la 29sima (alto 20 piani, 250 camere, piscina riscaldata sul tetto e parecchi bar e ristoranti). Dal 2006 sono stati venduti a NoMad circa 1000 appartamenti e il prezz! o al piede quadro, vista l'alta richiesta, e' oggi salito del 20%. Gli esperti immobiliari sostengono che NoMad sara' tra qualche hanno il nuovo Meatpacking district, cioe' il nuovo quartiere "in" dove tutti quelli che contano, o vogliono contare, vorranno abitare o almeno andare a cena.

New Symphony di Gehry pronta a South Beach

Nel cuore di South Beach, il quartiere storico di Miami, aprira’ le porte il nuovo teatro musicale della World Symphony grazie all’ingegno di Frank Gehry e il fondatore e direttore artistico Michael Tilson Thomas, L’atrio , alto venticinque metri, e’ illuminato da luce naturale dando un tono di fresschezza immediate all’ambiente, la sala concerti, che puo’ ospitare 757 persone, e’ cicondata da “vele” capaci di assorbire o rimbalzare il suono e sulle quali e’ possible proiettare immagini, video e giochi di luci, trasmettendo vitalita’ e intimita’ allo stesso tempo. Inoltre il palco e la zona spettatori possono essere intercambiabili e trasformabili in sala tutta posti a sedere o tutto palcoscenico o una via di mezzo, a seconda delle esigenze degli spettacoli. Sono presenti stanze di prova per lezioni individuali, sale di registrazione e una biblioteca musicale. Sul tetto a terrazza, da un giardino che sembra un’oasis , e’ possiblie seguire i concerti proiettati su una parete ! esterna.



Japan Fashion Show al F.I.T. di New York

Sino all’8 gennaio 2011 il Museo del Fashion Institute of Technology (27ma strada tra la 7 & 8 avenue) espone: “Japan Fashion Now”, un’ esplorazione della moda contemporanea giapponese, dall’alta moda, allo street style, all’uomo. Una galleria introduttiva rende omaggio ai grandi nomi: Yohji Yamamoto, Rei Kawakubo di Commes des Garcons, Kenzo, Hanae Mori e Kansai Yamamoto, stilisti che a partire dagli anni ’80 hanno irrimediabilmente trasformato il mondo della moda, rivoluzionandolo. Questi stlisti “ribelli” introdussero nelle passerelle parigine una nuova relazione tra corpo e indumento, un nuovo atteggiamento verso la bellezza dell’imperfezione definendo cosi’ un nuovo concetto di moda. Le loro tecniche hanno sfidato le nozioni occidentali di bellezza ed hanno ridefinito le nozioni di moda precedentemente stabilite. Le classiche silhouettes “strette” della cultura occidentale sono state sostituiteda nuove figure, piu' fluide. Gia’ dal primissimo indumento, si ha la sensazi! one di essere quasi in un luogo sacro, perfettamente studiato per mostrare gli abiti quasi come sculture, per una manifestazione fisica del pensiero Zen. Oggi, la moda giapponese abbraccia non solo il celebre look all’avanguardia associato alla prima ondata di stilisti giapponesi del 1980, ma anche ad una gamma di giovani stilisti orientati piu’ allo “street style” combinando i vecchi elementi con nuove esigenze. Hiroyuki Horihata, Makiko Sekiguchi di Matohu e lo sgargiante Toshikazu Iwaya di Iwaya33, and Chitose Abe di sacai. Con loro si ha tutta un ‘altra sensazione: non piu’ solo il nero che caratterizzava per la maggioranza la galleria principale, ma si viene travolti da un’esplosione di colori, forme, stili e tessuti. Si passa dal look “Lolita” al “Gothic-Punk, ai costumi di scena che prendono spunto anche dai cartoni animati. Verso la fine della galleria, una piattaforma e’ totalmente dedicata ad alcuni giovani stilisti di Tokyo come John Lawrence Sullivan, Miharayasu! hiro, e Phenomenon, che hanno reso l’abbigliamento-uomo una delle cate gorie piu’ stimolanti della moda contemporanea.
by usabound