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domenica 11 marzo 2012

SAN VITO LO CAPO: Cous Cous Fest



 

Di scena il cous cous,


Il Cous Cous Fest è il Festival internazionale dell’integrazione culturale, un importante appuntamento che si rinnova da quindici anni, coinvolgendo nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell’area euro-mediterranea e non solo. La prossima edizione della manifestazione è in programma a San Vito Lo Capo dal 25 al 30 settembre 2012.
Protagonista indiscusso dell’evento è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, simbolo di apertura, meticciato e contaminazione. Momento centrale e' la gara gastronomica internazionale alla quale partecipano chef provenienti da tutto il mondo.
Il tutto nella splendida cornice di questo borgo marinaro che con il suo clima caldo, il suo mare cristallino e la bellezza delle sue spiagge è la location ideale per prolungare un altro po’ il piacevole relax delle vacanze estive. La manifestazione è un’occasione di festa, fatta di sapori, sfide gastronomiche tra grandi chef, momenti di approfondimento e spettacoli che vedranno alternarsi sul palco del Cous Cous Fest numerosi artisti di fama internazionale.

PROGRAMMA


I giorni del Cous Cous Fest hanno il ritmo dolcemente indolente che caratterizza San Vito Lo Capo. Dopo il risveglio, vi aspetta la spiaggia sanvitese, l'abbraccio del mare e la carezza del sole. Il pranzo si avvicina, è il tempo di seguire le fasi della gara internazionale di cous cous, un confronto colorato e goloso tra chef e ricette da tutto il mondo.
Il pomeriggio è il tempo delle degustazioni tra le diverse case del cous cous, alla scoperta di sapori e aromi inconsueti, ma anche di una passeggiata lungo il corso, dove si sviluppa l’Expo Village, tra prodotti dell'artigianato e tante curiosità.
Al tramonto del sole è il tempo del Cous Cous Live Show: suoni e canti del mondo protagonisti nella piazza antistante il Santuario.
Inizia così la lunga notte sanvitese, in attesa di un nuovo cous cous day. 




SICILIA: Premio Mia Martini 2012 – Nuove Proposte per l’Europa




NEW YORK. Independence Day


Independence Day

Giorno che viene ricordato dagli americani da quando le allora colonie britanniche di New Hampshire, Massachussetts, Rhode Island, Connecticut, New Jersey, New York, Pennsylvania, Maryland, Delaware, Carolina del Nord e del Sud, Virginia e Georgia proclamarono la propria indipendenza e assunsero per la prima volta la denominazione di Stati Uniti d'America. Quel giorno era proprio il 4 luglio, il 4 luglio 1776.
Luglio è il mese dove si festeggia la principale festa nazionale americana: l'Independence Day, il 4 luglio, il giorno dell'indipendenza.
Da quel momento alla dichiarazione di indipendenza seguì una vera e propria guerra civile. Infatti il governo di Londra non era assolutamente deciso ad accettare autonomie locali e così l'esercito americano guidato da George Washington vince contro gli inglesi nel 1781. L'indipendenza delle 13 colonie venne definitivamente sancita nel 1783 con il trattato di Parigi e il 17 settembre 1878 a Philadelphia venne promulgata l'attuale Costituzione Federale. Primo presidente del nuovo stato fu George Washington che ricoprì la carica fino al 1797.
Da allora questo giorno viene ricordato da tutti gli americani come un simbolo di libertà, e la stessa famosa Statua che vigila sulla baia di New York porta sul braccio sinistro il libro che reca proprio la scritta: "JULY IV MDCCLXXVI".
L'aria di pattriotismo che si respira in questo giorno è davvero intensa. Bandiere a stelle e strisce a tutti gli incroci, i colori predominanti sono il blu, il rosso e il bianco. Persino l'Empire State Building cambia colore e, come vuole la tradizione, colora la notte con il suo rosso, bianco e blu a ricordare i colori della bandiera, ma soprattutto i colori di quella prima bandiera con appena 13 stelle alla quale poi nel tempo ne vennero aggiunte delle altre.
New York ricorda questo giorno con la consueta festa organizzata da Macy's, il più grande e famoso grande magazzino del mondo. I fuochi artificiali coloreranno il cielo sopra New York. Saranno lanciati da 5 chiatte lungo l'East River. I fuochi generalmente iniziano intorno alle 21:20 ma se si vuole assistere comodamente il consiglio è quello di recarsi nei punti di osservazione con largo anticipo, anche perchè così si potrà assistere alle imbarcazioni dei vigili del fuoco che "spareranno" in aria getti d'acqua rossi bianchi e blu, alti trecento piedi.
Dove si festeggia
La festa del 4 luglio è sicuramente un momento di aggregazione da trascorrere in famiglia ma non solo. A New York per l'occasione hanno organizzato in varie parti della città feste e incontri per festeggiare tutti insieme. Se avrete la possibilità di essere a New York per l'occasione, ecco dove potrete pensare di festeggiare insieme a loro:
East River/Manhattan East Side - 23rd St. fino alla 42nd St. in Manhattan. La FDR sarà chiusa da Houston fino alla 63rd St. per una "prima visione" (solo per chi va a sud) tra la 14th e la 42nd Streets dalle 19.30. Accesso consentito ai soli pedoni alla FDR: 23rd, 38th e 42nd Streets. Si può anche vedere da Greenpoint, Brooklyn, o dai piani alti degli appartamenti, nonchè in alcune zone a Queens e Manhattan.
Macy's | East Side | (212) 494-4495
4 luglio al South Street Seaport: un evento che durerà tutta la giornata con intrattenimenti e cibo
South Street Seaport | Pier 17 | (212) SEA-PORT
4 luglio a Battery Park: celebrate il giorno dell'indipendenza con un concerto gratuito sul prato dello storico Battery Park
Battery Park | Downtown | (212) 488-2163




Prossimi eventi a Londra, marzo 2012


Marzo 2012: prossimi eventi a Londra:

Marzo 2012

Joan Baez - Royal Festival Hall
Marzo 16, 2012 - Marzo 17, 2012

Paul Weller, The Roundhouse
Marzo 18, 2012 - Marzo 22, 2012

St Patrick's Day
Marzo 18, 2012

Sting - HMV Hammersmith Apollo
Marzo 19, 2012 - Marzo 21, 2012

JLS - The O2 Arena
Marzo 23, 2012 - Marzo 25, 2012

Drake - The O2 Arena
Marzo 26, 2012 - Marzo 27, 2012

Subsonica - Koko
Marzo 27, 2012


LONDRA: Teenage Cancer Trust 2012


Teenage Cancer Trust 2012 - Royal Albert Hall
Paul McCartneyE' ufficiale: tra i grandi artisti che prenderanno parte al Teenage Cancer Trust 2012 ci sarà anche Sir Paul McCartney! L'ex Beatles ha accettato l'invito del Teenage Cancer Trust partecipando così alla dodicesima edizione di questa straordinaria iniziativa benefica i cui incassi andranno ai malati più giovani di tumore o leucemia.
Teenage Cancer Trust 2012 avrà luogo anche quest'anno alla Royal Albert Hall. Oltre al concerto di Paul McCartney, in programma giovedì 29 marzo, ci sarà Roger Daltrey (28 marzo), gli Example (30 marzo), i Pulp (31 marzo), Jessie J (1 aprile),Jason Manford (2 aprile) e Florence And The Machine (3 apr).

ROMA: Quando Dalí sognava Anna Magnani

Quando Dalí sognava Anna Magnani
In mostra il lato italiano del surrealista

A Roma, Complesso del Vittoriano, una rassegna racconta l'universo dell'artista spagnolo. Tra ossessioni, sogni e immagini-feticcio, si scopre anche il rapporto con il nostro Paese, da Luchino Visconti, ai mostri di Bomarzo a Fellini



ROMA  -  Figura dalla smisurata complessità creativa, sempre in bilico sul baratro dell'eccentricità, Salvador Dalí è artista difficile da restituire con una mostra, dove il rischio di cadere nel divertissement del kitsch e nella superficialità interpretativa delle sue immagini-feticcio, oltre alle tante opere di tono minore che sovente girano per gli eventi espositivi, è in agguato. Ora ci prova
il Complesso del Vittoriano che dal 6 marzo al 1° luglio propone "Dalí. 
Quando Dalí sognava Anna Magnani In mostra il lato italiano del surrealista




Un artista, un genio", rassegna che tenta di raccontare la monumentale personalità dell'artista spagnolo con una retrospettiva bulimica di quadri, disegni, documenti vari, tante fotografie e memorabilia di filmati, lettere e oggetti di design, insomma un caravanserraglio che echeggia sogni e ossessioni, paranoie e bizzarrie, provando a indagare il capitolo inedito dei rapporti con l'Italia. 


Sotto la cura di Montse Aguer, direttrice del Centro per gli studi daliniani alla Fundació Gala-Salvador Dalí, e Lea Mattarella, la mostra raccoglie i contributi di varie istituzioni culturali, tra cui anche il Walt Disney Animation Studios di Burbank. Che Dalì avesse fatto di se stesso un'opera d'arte, lo dimostra subito il percorso, montando una sezione introduttiva sul portentoso surrealista di Figueras (1904-89) con gli scatti-ritratto del russo-americano Philippe Halsman che ne immortalano con arguta ironia le pose teatrali, i vezzi estetici, i travestimenti, gli sguardi spiritati e carismatici. Cresciuto alla Scuola di Belle Arti di Madrid, sotto la luce di Bunuel e Garcia Lorca, e maturato a Parigi, nel 1928, in compagnia di Breton, Mirò, Picasso, Dalí divenne il guru di una personalissima chiave pittorica basata sul "metodo paranoico-critico", dove l'influenza della psicanalisi freudiana si traduce in immagini ossessive di forte carica illusionistica che vagheggiano deliri di castrazione, voyeurismo, coprofilia, impotenza, sul filo rosso della presenza femminile di Gala, moglie (dal '29), modella e musa. 

E la mostra cavalca questo gioco della teatralizzazione proponendo installazioni sonore con la vera voce di Dalí. Futilità a parte, il percorso apre con i riferimenti all'antico, da Raffaello, con cui si inizia (il quadro più antico di questa rassegna è proprio il giovanile "Autoritratto con il
collo di Raffaello" del 1921) a Michelangelo con cui idealmente si chiude, con le immagini ispirate alla Pietà vaticana e al Giorno e la Notte delle Cappelle Medicee a Firenze. E c'è anche il curioso foglio autografo, dove l'artista dà le votazioni allo stile, colore, invenzione, disegno dei grandi artisti del passato e inserisce anche il suo nome tra questi. Si passa, poi, ad una manciata di grandi
quadri che evocano la sua ricerca, dalla giovanile foga per Cézanne e le sue Bagnanti, alla fase realista con "Ritratto di ragazza" del 1925, alla sperimentazione del surrealismo tra il primo e il secondo viaggio a Parigi dove scopre De Chirico e Picasso, la metafisica e il cubismo. 




E si entra nel suo universo parallelo, dal 1931, fatto di paesaggi misteriosi desertici, infestati di orologi molli che non segnano un tempo reale, apparizioni di figure figlie più di un capriccio onirico che della realtà, di rocce metamorfizzate, di frammenti di corpi come fossili preistorici su cui compaiono concrezioni materiche di ogni tipo. E si chiude con l'indagine ravvicinata sulla sua relazione con l'Italia, rievocando a suon di documenti e fotografie, i suoi viaggi tra Roma, Venezia e Bomarzo (sarà un grande appassionato del Giadino dei Mostri), le suggestioni per l'estetica di Valori Plastici, le amicizie e le collaborazioni con registi, attori, industriali. 

Tanti i nomi illustri. Da Luchino Visconti per una messa in scena di Rosalinda o come vi piace di Shakespeare al Teatro Eliseo nel 1948 (tra fotografie d'epoca, un album che apparteneva a Visconti, documenti vari, lettere e un paio di costumi originali). Fu designer per Alessi e Rosso Antico, scenografo per i balletti alla Fenice di Venezia. E con Anna Magnani sognava di realizzare un film intitolato "La carrettila de carne", "la vera storia di una donna paranoica innamorata di una carriola". A Federico Fellini Gala propose di fare un film su Dalí.  E le performance, come quando, in occasione dell'esposizione a Palazzo Rospigliosi, muore simbolicamente per poi rinascere in un cubo metafisico. Epilogo, la Vespa della Piaggio su cui Dalí è intervenuto nel 1962.

Notizie utili
 - "Dalí. Un artista, un genio", dal 6 marzo al 1° luglio 2012, il Complesso del Vittoriano, Via San Pietro in Carcere, Roma
Orari: lunedì al giovedì 9.30  -  19.30, venerdì e sabato 9.30  -  23.30, domenica 9.30  -  20.30
Ingresso: € 12,50 intero; € 9,00 ridotto
Informazioni: tel. 06/6780664

Dal 4 al 6 maggio 2012 torna MIA – Milan Image Art Fair






Dal 4 al 6 maggio 2012 torna MIA – Milan Image Art Fair, l’appuntamento, ideato e diretto da Fabio Castelli, riservato alla fotografia e alla video arte, che per questa occasione cambia d’abito e si veste di verde. Il verde, infatti, è il nuovo colore scelto per identificare e declinare graficamente la manifestazione di quest’anno.

Grazie al suo format unico (uno stand per ogni artista – ad ogni artista il suo catalogo) e alla forte connotazione culturale e didattica, MIA Fair nasce con l’obiettivo di distinguersi dal tradizionale schema delle fiere italiane, evidenziando il ruolo trasversale che la fotografia ha assunto tra i linguaggi espressivi del sistema dell’arte contemporanea.

La selezione degli espositori è stata svolta dal comitato scientifico composto da: Studio 3/3, studio di ricerca sull’immagine fotografica; Gigliola Foschi, curatrice e giornalista; Elio Grazioli, critico d’arte contemporanea e curatore; Roberto Mutti, curatore e critico fotografico; Enrica Viganò, curatrice, critica fotografica e organizzatrice di eventi legati alla fotografia.

Testata 1

MIA 2012, dopo il grande successo di pubblico e di vendite della prima edizione – più di 15.000 visitatori, 230 espositori, 194 artisti italiani e stranieri e 20 Paesi rappresentati –, torna con proposte consolidate e importanti novità, tra cui un maggior numero di stand dedicati agli artisti che utilizzano il video e un padiglione dedicato alla fotografia fine art di moda, con artisti internazionali rappresentati da prestigiose gallerie.

Oltre alla possibilità di visitare più di 200 mostre personali di talenti nazionali e internazionali, MIA offre un ricco programma culturale con workshop, conferenze e una sezione dedicata ai libri d’artista e all’editoria di qualità. E' anche presente un nucleo di laboratori qualificati che permette l’approfondimento delle diverse tecniche di stampa e di produzione delle opere.


sabato 7 gennaio 2012

A Rimini e San Marino aprono le mostre per i 15 anni di Linea d'ombra






Gentili amici di Linea d'ombra,
nelle scorse settimane la nostra società ha compiuto i suoi quindici anni di età, e di attività, essendo stata costituita nel dicembre del 1996. Per festeggiare con tutti voi questo nostro compleanno, avevamo deciso di organizzare due bellissime mostre, una a Rimini nella sede storica di Castel Sismondo e una a San Marino, a Palazzo SUMS. Queste due mostre finalmente si aprono al pubblico, e precisamente sabato 21 gennaio. 


Sarà come sfogliare le pagine di un libro meraviglioso dedicato alla pittura dal Cinquecento al Novecento, racconto appassionante e comprensibile a tutti quant'altri mai. A essere sfogliate saranno però idealmente le pareti di un museo. 


Da Vermeer a Kandinsky. 
Capolavori dai musei del mondo a Rimini
Nelle sale di Castel Sismondo (Da Vermeer a Kandinsky). 
Capolavori dai musei del mondo a Rimini, dal 21 gennaio al 3 giugno 2012) si succederanno infatti opere straordinarie tra gli altri di Tiziano e Tintoretto, di Vermeer e Van Dyck, di El Greco e Velázquez, di Canaletto e Turner, di Manet e Monet, di Renoir e Van Gogh, di Matisse e Picasso. Sarà un viaggio incredibile nella migliore pittura europea.



Mentre a San Marino, nelle sale di Palazzo SUMS, la mostra Da Hopper a Warhol. Pittura americana del XX secolo a San Marino si soffermerà sul grande Novecento americano, come logica prosecuzione, e conclusione, dell'esposizione riminese. Artisti indimenticabili e notissimi come Hopper e Rothko, come Pollock e Gorky, come Warhol e Lichtenstein vi consentiranno di seguire le tracce di questa pittura così piena di forza, dall'Action Painting fino alla Pop Art.


Da martedì 10 gennaio potrete conoscere alcune delle opere principali di queste due rassegne collegandovi al nostro sito www.lineadombra.it. Infatti ogni giorno, dal 10 al 20 gennaio, anticipate da un mio testo introduttivo, compariranno alcune schede illustrative dei quadri, che vi faranno entrare nel magico mondo della pittura di tutti i tempi. Non perdete l'occasione di familiarizzare con alcuni tra gli artisti fondamentali dell'intera storia dell'arte, da Vermeer a Picasso.






Ma per ulteriormente festeggiare assieme a voi il nostro compleanno, abbiamo deciso di istituire la

dal 21 al 27 gennaio 2012


con una serie di promozioni, in questa settimana, legate appunto alle esposizioni in Castel Sismondo a Rimini e a Palazzo SUMS nella Repubblica di San Marino.


DA VERMEER A KANDINSKY Capolavori dai musei del mondo a Rimini


Rimini, Castel Sismondo
Ingresso ridotto per tutti a 8 euro
Visita guidata gratuita
da prenotare, dal 9 al 20 gennaio, al numero 0422.309603 e dal 21 al 27 gennaio al numero 0541.635931


DA HOPPER A WARHOL Pittura americana del XX secolo a San Marino


Repubblica di San Marino, Palazzo SUMS
Ingresso ridotto per tutti a 3 euro
Visita guidata gratuita
da prenotare, dal 9 al 20 gennaio, al numero 0422.309603 e il 21 e 22 gennaio al numero 0549.992515


Nella "Settimana Linea d'ombra" (21 - 27 gennaio 2012) chi presenterà il biglietto d'ingresso alle mostre presso l'Osteria del Vizio (0541.783822), l'Osteria della Piazzetta (0541.783986) o l'Antica Drogheria Spazi (0541.23439), tutti locali di Rimini, godrà di uno sconto speciale del 25%.



Vi voglio segnalare poi un'iniziativa riservata a tutti gli amici che ci seguono su Facebook. A partire dalle ore 9 di martedì 10 gennaio, metteremo in palio 50 posti che daranno diritto a una visita in anteprima alla mostra di Castel Sismondo a Rimini, Da Vermeer a Kandinsky. La visita, che condurrò per voi personalmente così come ho fatto a Genova per "Van Gogh e il viaggio di Gauguin" lo scorso novembre, si svolgerà venerdì 20 gennaio a partire dalle ore 19, con registrazione dei partecipanti a partire dalle ore 18.30. Ai primi cinque tra voi che si registreranno offriremo un catalogo della mostra di Rimini, mentre ai secondi cinque un catalogo della mostra di San Marino. State dunque pronti martedì 10 gennaio dalle ore 9 e collegati a Facebook.


Sono certo di come Linea d'ombra stia per offrirvi altre due mostre di primissima qualità. E l'occasione mi è gradita per formulare a tutti voi i migliori auguri per il nuovo anno.


Marco Goldin



Per tutte le nostre mostre sono aperte le prenotazioni (https://biglietto.lineadombra.it).


Vi invitiamo ad approfondire sul nostro sito tutte le vantaggiose novità legate ai biglietti che da quest'anno abbiamo ideato per voi. Dal biglietto standard al biglietto aperto, dalla formula "tuttoincluso" all'abbonamento valido in combinata per la mostra di Genova e di Rimini (con in omaggio l'ingresso alla mostra di San Marino).


Per tutte le prenotazioni i privati possono operare autonomamente registrandosi sul nostro sito (www.lineadombra.it) o tramite il call center (0422-429999 - biglietto@lineadombra.it).


Gruppi e scuole devono invece fissare la loro visita guidata tramite call center.


GIA' APERTE  VILLA MANIN, Passariano di Codroipo (UD)
Espressionismo
24 settembre 2011 - 4 marzo 2012  

GENOVA, Palazzo Ducale
Van Gogh e il viaggio di Gauguin
12 novembre 2011 - 15 aprile 2012 

GENOVA, Palazzo Ducale, Loggia degli Abati
Nunziante. Paesaggi della luce
12 novembre 2011 - 22 gennaio 2012  


DI PROSSIMA APERTURA RIMINI, Castel Sismondo
Da Vermeer a Kandinsky
Capolavori dai musei del mondo a Rimini
21 gennaio 2012 - 3 giugno 2012 

SAN MARINO, Palazzo Sums
Da Hopper a Warhol
Pittura americana del XX secolo a San Marino
21 gennaio 2012 - 3 giugno 2012 

RIMINI, Castel Sismondo
Zotti. Anni ottanta
21 gennaio 2012 - 28 marzo 2012 

RIMINI, Castel Sismondo
Sarnari. Cancellazioni
31 marzo 2012 - 3 giugno 2012 

LA CITTA' CHE VOLEVA VOLARE - AQUILA


Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani : nella dimora del vento, All’Aquila.

 All’Aquila, il 3 febbraio alle ore 17, presso l’Auditorium Serricchi-Carispaq, in Viale Pescara , ci sarà la presentazione del dvd “Le dimore del vento”con lo scrittore  Paolo Rumiz ed il regista  Alessandro Scillitani. E’ un ritorno gradito  ed importante per la città dell’Aquila.
“ La febbre dei luoghi abbandonati mi prese in Grecia”: con questa frase Paolo Rumiz, inesausto viaggiatore e  scrittore, giornalista del Piccolo di Trieste e di Repubblica,  comincia  e  giustifica il suo viaggio dell’estate 2011, alla ricerca delle  “Dimore del vento”, dei luoghi abbandonati, delle case degli Spiriti. Per la prima volta il viaggio è stato filmato da Alessandro Scillitani : diventato poi un dvd, distribuito con Repubblica.
Nel suo   viaggio lento,  Paolo Rumiz   percorre i “sentieri dei nidi di ragno”ormai chiusi,   sbarrati;  entra con delicatezza, scosta , cerca, domanda ai pochi umani presenti in quella totale desolazione. Tutti rispondono allo stesso modo: un luogo E’ memoria. E’ il concentrato dei volti e dei nomi che lo hanno addomesticato;  la storia   di intere comunità  può essere racchiusa in un toponimo, nella ruggine di una centrale abbandonata, nel nero di una torbiera, in una stazione dismessa, in una fabbrica sprangata, in un faro che non risplende più. Non sono ancora “rovine” nel senso archeologico del termine; fanno parte di un passato ancora prossimo , espunto velocemente dalla nostra memoria.
Luoghi che non troverete in nessuna guida, libro di viaggi o mappa. Rumiz aveva la sua, di mappa. Una carta fatta a mano, piena di nomi, numeri di telefono, contatti, suggerimenti, ombre da inseguire. L’ho vista, quella mappa, sul tavolo di uno dei pochi bar riaperti in una città abbandonata: L’Aquila, la città che non c’è. La mia città. Ho accompagnato Rumiz e Scilliitani nella zona rossa  ad  incontrare  le ombre e il silenzio,   le lancette ferme degli orologi;  scortati da un branco di cani, unici custodi del luogo. Meno male che qui  – e altrove -  esistono ancora i custodi dei luoghi:  animali totemici,  parole o persone che mantengono vive le memorie;  piccole divinità   benefiche che lottano disperatamente contro  i mangiatori di loto.




Dai Forti della Maddalena al deposito di scorie di Saluggia, dai ruderi di Rocca Calascio alla desolazione di Venezia, dalla casa del poeta Tommaso Landolfi  al cimitero di Lavezzi:  per  ritrovare la voce dei luoghi sopravvissuti alla  legge inesorabile della dimenticanza. Le immagini girate e catturate da Alessandro Scillitani si sposano perfettamente con le parole e l’andare di Rumiz,  impreziosite da musiche e silenzi che  ne sottolineano i  paesaggi e  i passaggi geografici; documentano  lo spazio del cibo, la sosta o  la magia degli incontri .  Viviamo o cerchiamo di vivere in un paese  dalla memoria corta che lascia marcire i suoi tesori, cancella i tratturi, incrementa le diaspore;  un paese che rinnega le sue origini, le sue caratteristiche peculiari. Così  può accadere  che il passato prossimo si trasformi in passato remoto:    rimosso   dall’oggi ,  confinato  invece in un eterno presente che ha tutte altre ragioni, tutte altre necessità. Ma  nessuna destinazione e neppure  memoria di sé.
 Riporto le parole di Rumiz, scritte su Repubblica del 14  Agosto 2011 : “Fu allora che uscì la Luna, dalla parte della Majella, la grande montagna madre, e dentro il mantice dei polmoni sentii gonfiarsi un canto silenzioso d’anarchia e di furore. Diceva: tornatevene aquilani, disobbedite ai divieti. Tornate prima che la città muoia, diventi archeologia. Tornate e riprendetene possesso con le vostre cose, i vostri rumori e i vostri odori. La zona è rossa, ma di vergogna per come viene preclusa ai vivi. Non consentite che le vostre strade diventino terra di cani. Sentite come il luogo vi chiama, come tutti i vostri morti vi chiamano. Non accettate di essere esuli in casa vostra. Non lasciate sole le vostre pietre.”
Nemmeno Paolo Rumiz e Alessandro Scillitani vogliono lasciare sole le nostre pietre. Per questo tornano. Perchè è come..un mal d’Aquila.

(La regia del video, tratto dai racconti di viaggio “Le case degli spiriti” pubblicati su “la Repubblica” nell’agosto 2011 e prodotto dalla Tico Film Company, è di Alessandro Scillitani.)

LE DIMORE DEL VENTO

Yayoi Kusama: Look Now, See Forever

Queensland Art Gallery | Gallery of Modern Art

YayoiFino al prossimo marzo a ogni visitatore della Gallery of Modern Art di Brisbane, in Australia, verrà consegnato un foglio con degli adesivi. Piccoli cerchi colorati con i quali completare l'installazione "The obliteration room" dell'artista giapponese Yahoi Kusama. In una stanza completamente bianca, che evoca un ambiente casalingo, i visitatori vengono invitati ad attaccare gli adesivi. Il risultato, come si vede in queste immagini, è un'esplosione irregolare di forme e colori che fa parte della mostra "Look now, see forever" dedicata alle opere di Kusama





















MORE INFO:
http://qag.qld.gov.au/exhibitions/current/yayoi_kusama_look_now,_see_forever

venerdì 16 dicembre 2011

Hotel di ghiaccio, "brividi" d'arte


  Volete un’esperienza  davvero “tutta” di ghiaccio: cocktail di benvenuto in bicchieri di ghiaccio, in una hall di ghiaccio, con il bar, il cafè, il ristorante, le suite e persino la cappelle, di ghiaccio? Non solo ghiaccio, s’intende...anche neve! Allora dovete provare la magia e l’incanto di una vera opera d’arte: l’hotel di ghiaccio.


Dislocati nei luoghi più freddi del globo, gli hotel di ghiaccio, sono ricavati interamente da neve e blocchi di ghiaccio, che vengono ricostruiti ogni anno, cambiando forma e stile, spesso abbelliti da sculture di ghiaccio, anch'esse differenti ogni anno. Guardate questi…
L'Alta Ice Hotel, anche conosciuto come Hotel Igloo, si trova nella Norvegia settentrionale, terra dell'aurora boreale. Misura circa 2000 mq di superficie e sia la parte esterna che quella interna sono fatte di neve e ghiaccio: le 30 camere, i letti, le suite, il bar e numerosi saloni anche i bicchieri del bar di ghiaccio ed una cappella per una suggestiva e particolare cerimonia nuziale. L'hotel è decorato con sculture di ghiaccio che sono squisite opere d'arte. La temperatura all'interno è costante, tra i -4 ed i -7gradi. Tuttavia, gli ospiti dormono su pelli di renna all'interno di sacchi a pelo adatti a temperature fino ai -30 gradi, quindi non c'è rischio di aver freddo. Accanto all'hotel di ghiaccio, un centro servizi ospita un ristorante, il guardaroba, i bagni, docce e sauna, 2 tubi di acqua calda all'aperto, sale riunioni, reception e un negozio di souvenir.



 L'Hotel è aperto generalmente da metà gennaio a metà aprile e la maggior parte degli ospiti combina una notte in hotel abbinata ad alloggio tradizionale.
L'Hotel de Glace, vera opera d'arte fatta di ghiaccio e neve, si trova a 10 minuti dal centro di Québec City, in uno dei più bei parchi naturali della zona ed offre un'esperienza indimenticabile tra natura e urbanità. Completamente ridisegnato, tornerà dal 6 gennaio fino al 25 marzo 2012 e, anche quest'anno, il team creativo ha lavorato duramente per offrire la magia e l'incanto, sviluppato su di una tematica nuova: la biodiversità in tutte le sue forme. Serge Peloquin , il Direttore Artistico dell'hotel così spiega: ''Guidati dalla eco del nuovo sito, questa performance artistica offrirà ai visitatori varietà dell'universo e degli habitat ispirata alla convivenza di tutte le forme di vita, stimolando al tempo stesso una nuova visione del concetto di biodiversità''. Ma non è tutto: all'Hôtel de Glace c'è una stanza che rivela il suo segreto, attraverso foto ed un video si scopre come è costruito e, assicurano, sarà un'esperienza che farà sentire chi lo vede, di nuovo come bambino. Luogo ideale e con un tocco di originalità, l'hotel di giorno abbaglia per la neve bianco puro e il ghiaccio; la sera impressiona per la particolare illuminazione. E' facile per il team di esperti cambiare l'arredamento ed è sempre pronto con nuove idee: per questo è abituato a lavorare nell'organizzazione di eventi e con troupe cinematografiche di riprese fra cui quelle di Discovery Channel, MTV e National Geographic e compare nel film Tron Legacy.





L’Ice Hotel in Svezia, vicino a Jukkasjarvi, Kiruna, è il più grande degli Ice hotels e si compone in più di 80 stanze e suites, un bar, una zona di ricezione e anche una chiesa, realizzati utilizzando ben 900 tonnellate di ghiaccio e 21.500 tonnellate di neve. Ha una storia artistica sin da quando nel 1989, gli artisti cinesi che operano col ghiaccio, visitata la zona decisero di indire la mostra d’arte di ghiaccio. Nel 1990, l’artista francese Jannot Derid, tenne una mostra in un cilindro di ghiaccio a forma di igloo e fu in quell'occasione che arrivarono i primi ospiti all'albergo. Una notte, infatti, negli hotel in zona non c'erano stanze, così i visitatori della mostra chiesero di passare la notte nella hall dell’igloo, dormendo in sacchi a pelo. Da quel momento l’hotel è stato descritto in molti programmi televisivi. L'Hotel L'Ice Hotel esiste solo fra novembre ed aprile, ogni anno con un’architettura differente, ricostruita da zero. Quando, verso aprile, la temperatura comincia a salire e gli ultimi ospiti se ne vanno, si scioglie e va ad alimentare il fiume Torne.

SnowCastle in Finlandia  sarà aperto il 28 gennaio 2012. Situato a Kemi, sul golfo di Botnia,è la fonte di grande orgoglio e una vera e propria vetrina di opere architettoniche di neve e ghiaccio dei costruttori locali. Ogni inverno lo SnowCastle offre meravigliose esperienze per bambini e adulti. Grandi e suggestivi effetti di luce cui si aggiunge il fascino della neve e del ghiaccio, alle sculture e strutture del SnowCastle. La sua costruzione  inizia a dicembre e ci vogliono 5 settimane circa per costruire l'intera entità. La neve naturale è troppo morbida, per questo motivo viene creata neve fuori dal'acqua di mare, utilizzando tubi anch'essi di neve. La temperatura dell'aria per fare la neve deve essere almeno di - 7 gradi: più freddo il clima è, migliore la neve sarà. Gli hotel vi aspettano, per darvi un benvenuto...da “brivido”!



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