da: Ansa.it (17/04/2010)
ROMA - Traffico aereo sconvolto anche sulle rotte nazionali a causa della chiusura degli aeroporti del nord Italia per l'avvicinarsi della nuvola di ceneri vulcaniche proveniente dall'Islanda.
Agli aeroporti di Fiumicino e Ciampino sono sospesi dalle 06:00 di stamane, oltre a quelli sul nord Europa, anche tutti i voli diretti a Genova, Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna. Inevitabili i disagi per i passeggeri: lunghe file si sono formate fin dall'alba davanti ai check in e ai punti informazione di tutte le compagnie aeree interessate. Per il nord della penisola resta invece consentito, sempre su disposizione dell'Enac, il sorvolo ad una altitudine superiore ai 35 mila piedi.
MALPENSA E LINATE - La chiusura dello spazio aereo dalle 6 alle 14 nel nord Italia, a causa della nuvola di cenere proveniente dall'Islanda, ha provocato effetti sull'operatività degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. A Malpensa sono stati cancellati 95 voli in arrivo e 111 in partenza, a Linate 55 in arrivo e 56 in partenza. Code davanti ai check-in chiusi e davanti ai chioschi per le informazioni, qualche drappello di viaggiatori davanti alle biglietterie delle compagnie aeree: è questa l'immagine del terminal 1 di Malpensa, dove stamani i passeggeri, in partenza per qualsiasi destinazione, sono bloccati. A Malpensa la situazione è comunque tranquilla, i passeggeri ed i loro accompagnatori sono in attesa nei bar e davanti agli schermi su cui appare la lunga lista dei voli cancellati o posticipati a dopo le 14. In particolare le compagnie dei charter non hanno chiuso i check-in e consentono di attendere la riapertura dello spazio aereo espletando le normali procedure. Praticamente deserto è invece il piano degli arrivi dove stamani sono transitati unicamente i viaggiatori sbarcati da due voli, provenienti da Hong Kong e da New York.
MALPENSA E LINATE - La chiusura dello spazio aereo dalle 6 alle 14 nel nord Italia, a causa della nuvola di cenere proveniente dall'Islanda, ha provocato effetti sull'operatività degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. A Malpensa sono stati cancellati 95 voli in arrivo e 111 in partenza, a Linate 55 in arrivo e 56 in partenza. Code davanti ai check-in chiusi e davanti ai chioschi per le informazioni, qualche drappello di viaggiatori davanti alle biglietterie delle compagnie aeree: è questa l'immagine del terminal 1 di Malpensa, dove stamani i passeggeri, in partenza per qualsiasi destinazione, sono bloccati. A Malpensa la situazione è comunque tranquilla, i passeggeri ed i loro accompagnatori sono in attesa nei bar e davanti agli schermi su cui appare la lunga lista dei voli cancellati o posticipati a dopo le 14. In particolare le compagnie dei charter non hanno chiuso i check-in e consentono di attendere la riapertura dello spazio aereo espletando le normali procedure. Praticamente deserto è invece il piano degli arrivi dove stamani sono transitati unicamente i viaggiatori sbarcati da due voli, provenienti da Hong Kong e da New York.
NAPOLI - Una fila alla biglietteria per chiedere il cambiamento della data di partenza e in totale, tra arrivi e partenze, 71 voli cancellati. E' questa la situazione, al momento, nell'aeroporto napoletano di Capodichino in conseguenza del blocco degli scali internazionali e della chiusura fino alle 14 degli aeroporti del Nord Italia. I check in aperti sono aperti come desk informativi delle compagnie per dare informazioni sui voli ai passeggeri, oltre ai call center delle compagnie stesse e al supporto informativo fornito dall'ufficio informazioni presente in aeroporto.
CAGLIARI - Traffico sconvolto anche all'aeroporto di Cagliari-Elmas ma disagi limitati in quanto i passeggeri sono stati informati dalle compagnie. Nello scalo cagliaritano, dunque, la situazione è tranquilla: pochi i passeggeri presenti, solo quelli che stanno per imbarcarsi. Questa mattina sono decollati i voli per Roma, Palermo, Napoli e Firenze, mentre sono stati cancellati tutti gli altri collegamenti con gli aeroporti del Nord Italia e Nord Europa. Complessivamente - informa la Sogaer, società di gestione dello scalo cagliaritano - è prevista la cancellazione di 19 voli in partenza in tutta la giornata.
GB - Il blocco della maggior parte dello spazio aereo della Gran Bretagna è stato prolungato fino alle 18:00 GMT di oggi (le 19:00 in Italia), a causa della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese. Lo ha annunciato il Nats, l'agenzia per il controllo dei voli britannica.
PARIGI - I tre aeroporti di Parigi resteranno chiusi fino alle 20 di oggi a causa della nuvola di ceneri vulcaniche proveniente dall'Islanda. E' stato annunciato ufficialmente.GERMANIA - Lo spazio aereo tedesco rimarrà chiuso fino alle 14:00 di oggi a causa della nube di ceneri vulcaniche sprigionta dall'eruzione in Islanda. Lo ha reso noto l'Autorità per la sicurezza aerea del Paese.
SVIZZERA - Il divieto di sorvolare la Svizzera, annunciato ieri e che sarebbe dovuto scadere alle 9 del mattino di oggi, è stato prorogato ancora per gran parte della giornata di oggi fino alle 18 GMT. Saranno tuttavia autorizzati, a pertire dalle 7 GMT di questa mattina (le 9 in Italia) tutti quei voli che sorvolano il Paese a oltre 11.000 metri. REP.CECA - Lo spazio aereo della Repubblica Ceca resterà chiuso fino alle 18 di oggi, a causa della nube di cenere sprigionata dal vulcano islandese. Lo ha reso noto la portavoce dell'aeroporto di Praga-Ruzyne. ' 'L'aeroporto resterà chiuso fino alle 18 almeno - ha detto la portavoce Michaela Lagronova - ma ciò non vuol dire che i voli riprenderanno immediatamente. Le previsioni non sono delle migliori per quanto riguarda la nube". Tutti i 162 voli previsti per oggi in arrivo a Praga e i 156 in partenza potrebbero essere quindi annullati, ha aggiunto.
''PEGGIO DELL'11 SETTEMBRE'' - La sala operativa di Eurocontrol, l'organismo che raccoglie 40 paesi europei, UE e non, per garantirne la sicurezza aerea, è incredibilmente tranquilla malgrado debba gestire una crisi senza precedenti. I telefoni squillano poco, gli operatori parlano a bassa voce e guardano piuttosto sconsolati i monitor che rivelando una Europa letteralmente tagliata in due dalla grande nuvola. La gigantesca massa di cenere, che sta raggiungendo un'altezza di 10 km, si sta muovendo verso sud est e ora lambisce le Alpi. Al di sopra di questa linea gotica vulcanica, l'Europa è blu e vuota. Al di sotto è attraversata da una miriade di piccole tracce, rosse gialle e verdi, che indicano in tempo reale gli spostamenti dei voli. Il bacino del mediterraneo sembra è tutto un ribollire di colori rispetto al vuoto del centro e nord Europa, anche se il monitor che mostra le previsioni dello spostamento della nuvola indicano che per domani mattina lambirà il nord dell'Italia. Il black out dei voli interessa dieci dei 40 paesi che aderiscono a Eurocontrol, ma rappresentano il 50% di tutto il traffico aereo europeo.
"E' la peggiore emergenza che abbiamo visto. In confronto l'11 settembre non è stato un grosso problema", spiega Giovanni Lenti, uno degli operatori da ieri impegnati a fronteggiare l'emergenza vulcano. "Noi siamo scelti per mantenere la calma, ma certo non possiamo dire che sia 'business as usual'", ammette commentando l'atmosfera concentrata e silenziosa, che regna nella sala operativa di Eurocontrol. A metà pomeriggio i voli effettuati sono stati 10.119 rispetto ai 29.500 previsti per oggi. Una ecatombe che potrebbe continuare ancora per tempi non prevedibili. I metereologi riescono a fare previsioni solo per le prossime 24 ore e l'unica certezza a Eurocontrol è che la sicurezza dei passeggeri non può essere messa in discussione e che le misure di blocco dei cieli saranno in piedi fino a quando dal vulcano continueranno ad arrivare colonne di cenere. "Pensare che ci eravamo preparati. Avevamo fatto delle simulazioni recentemente proprio nel caso ci fosse stata l'eruzione di un vulcano in Islanda, ma questa è una situazione completamente nuova per noi", confessa Joe Sultana, uno dei dirigenti di Eurocontrol. "E' una situazione senza precedenti", ripete quasi incredulo.
CENERI MOLTO PIU' SOTTILI DEL PREVISTO - Ceneri molto più sottili del previsto, un'attività probabilmente più violenta di quanto si attendesse e che, nello scenario peggiore, potrebbe protrarsi per un anno: i primi dati sull'analisi delle ceneri del vulcano Eyjafjallajokull sono arrivati dall'università di Reykjavik senza lasciare molto spazio all'ottimismo. L'unico dato positivo potrebbe essere il cambio di direzione del vento, che ha cominciato ad orientare il pennacchio da Sud-Est a Sud, allontanandolo almeno per ora dall'Europa. "Le prime analisi delle ceneri sono state una sorpresa perché hanno rivelato che il magma è più ricco di silicio rispetto a quanto non lo fosse nella prima fase dell'attività", ha detto geofisico Mike Burton, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).
- CENERI SOTTILI: Il fatto che le ceneri siano molto sottili non é una buona notizia perché queste, osserva Burton, "sono in grado di diffondersi su distanze più lunghe, creando problemi al traffico aereo".
- MAGMA VISCOSO: è il magma tipico dei vulcani esplosivi. Viene chiamato Andesitico, in riferimento alle Ande, ed ha una composizione diversa rispetto a quella della maggior parte dei vulcani islandesi, che sono basaltici. "Quando il magma è viscoso aumentano le probabilità di avere periodicamente esplosioni molto violente". Un magma di questo tipo non favorisce infatti la liberazione dei gas, che tendono perciò ad accumularsi, comprimendosi sempre di più.
- GLI SCENARI: secondo il più pessimista il vulcano "potrebbe restare in attività per un periodo molto lungo, fino a un anno - dice Burton - e di conseguenza potremmo avere periodicamente una nube di ceneri sull'Europa". Nello scenario più ottimista "tutto potrebbe finire nell'arco di giorni o di alcune settimane". Ma, osserva l'esperto, "al momento non ci sono elementi sufficienti per stabilire che cosa potrà realmente accadere, anche perché ogni eruzione è diversa dall'altra".
- SOPRALLUOGHI IMPOSSIBILI: saranno decisivi per conoscere direttamente la situazione, ma "finora il maltempo ha impedito di fare controlli e tutte le valutazioni si basano su evidenze non dirette", dice Burton. Non appena il tempo migliorerà e ci sarà visibilità i geologi islandesi prevedono un primo sopralluogo aereo.
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