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lunedì 4 luglio 2011
TRA MITO E STORIA, IL FESTIVAL SI FA TRICOLORE
Dal 27 luglio al 28 agosto, ventitré spettacoli – per un totale di 28 rappresentazioni – di cui due “albe”.
È giocato tra Mito e Storia il Calatafimi Segesta Festival 2011, diretto da Enrico Stassi, che in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia rivendica l’orgoglio di appartenenza ad un territorio dove è stata scritta una pagina fondamentale del Paese.
Mito, Storia e grande musica.
Ad aprire il festival al Teatro Antico di Segesta, il 27 luglio sarà Noa con l’unica tappa siciliana del suo Noapolis – Noa Sings Napoli, omaggio alla canzone napoletana proposto nell’ambito del Circuito del Mito. La grande musica approda definitivamente a Segesta anche grazie a impresari coraggiosi che nella terra degli Elimi faranno risuonare le note di Giovanni Sollima con il suo intrigante Barock cello (30 luglio), Francesco De Gregori (16 agosto) in tour con le canzoni del nuovo album Per brevità chiamato artista ed un dolce, impetuoso e passionale Giovanni Allevi (21 agosto) con i brani del nuovo disco Alien.
TEATRO ANTICO. «Privilegiando il mito e la drammaturgia classica greca e romana – dice il direttore artistico Enrico Stassi –, il Festival si apre a quei territori di confine che declinano con nuovi linguaggi il mito e la classicità, coinvolgendo sempre di più la Città di Calatafimi Segesta che ha ospitato i due laboratori residenziali finalizzati alla messa in scena al Teatro Antico della co-produzione dell’Orfeo dei pazzi (2 e 3 agosto), per la regia di Aurelio Gatti, e della Divina Commedia-Purgatorio (6 e 7) di Adriano Milani: entrambi gli allestimenti vedono sul palcoscenico, insieme con gli artisti delle compagnie, attori del territorio».
Sempre al Teatro Antico, nell’ambito del Circuito del Mito, l’8 agosto c’è Tempesta, acrobazie e visioni dall’opera di Shakespeare, regia e video di Davide Schinaia; Baccanti – Dioniso Perduto Iddio (il 10) da Euripide e Rilke, di e con Dario Garofalo e Cinzia Maccagnano; Cassandra (l’11), drammaturgia di Elisabetta Pozzi e Aurelio Gatti, con Elisabetta Pozzi e Hal Yamanouchi.
Quindi, a tutto Plauto con Miles Gloriosus (12 e 13) con Vanessa Incontrada e Maximilian Nisi diretti da Cristiano Roccamo, che il 14 con Luca Cairati firma anche la regia di Casina; il 15 tocca a L’altro anfitrione con Paolo Graziosi nell’adattamento di Rino Marino, il 18 e 19 ad Aulularia con Franco Oppini, Enzo Garinei e Gegia, regia Maurizio Annesi.
Da Sofocle, in cartellone anche un singolare Edipo Re (20) in chiave jazz, proposto da Archivio Zeta. Si chiude con il Truculentus (27 e 28) di Aurelio Gatti e Sebastiano Tringali, con Eleonora Brigliadori, Tringali e Cinzia Maccagnano.
Due le “albe”, entrambe affidate alla regia di Giuseppe Argirò. Alle 5 di domenica 7 agosto, con Iaia Forte va in scena Odissea Penelope, al pianoforte Sara Dominici; alle 5 di Ferragosto c’è L’Infinito di Leopardi, vizi e virtù del poeta di Recanati con Giuseppe Pambieri, musiche di Mozart, Bach, Beethoven, Chopin, Rachmaninov.
CASTELLO EUFEMIO. Anche quest’anno il Festival entra nel cuore di Calatafimi Segesta con gli appuntamenti al Castello Eufemio. Il 31 luglio c’è Il Rosario da Federico de Roberto progetto, drammaturgia e regia di Clara Gebbia ed Enrico Roccaforte, con Filippo Luna; poi tocca a Calatafimi Segesta Città del Mito e della Storia (5 agosto), prima visione del video di Giovanni Montanti; Battiti del Contemporaneo (23), concerto per percussioni di Giuseppe Marino; Inchiesta sulla spedizione dei Mille (25) di Giacomo Frazzitta in scena nel ruolo di Ippolito Nievo; infine, Un Cristo pi Pasquali (26) divertissement di Giuseppe La Licata.
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